Se è vero che i progetti più lungimiranti nascono da contingenze complesse, AGroDiPAB è l’esempio concreto di quanto questo corrisponda alla realtà. Il combinato disposto di crisi pandemica senza precedenti, assenza di una rappresentanza e totale mancanza di conoscenza del comparto dei distributori HORECA nei palazzi delle Istituzioni, ha reso urgente dotarsi di un volto e di una voce per poter parlare a coloro che, nei mesi più oscuri della pandemia, stavano mettendo mano ai ristori per aiutare un tessuto economico in ginocchio.
AGroDiPAB (Associazione grossisti della distribuzione di prodotti alimentari e di bevande) è nata nel febbraio 2021 per sostenere le aziende operanti nel settore della distribuzione di prodotti alimentari e di bevande e che raggruppa le imprese maggiormente rappresentative della distribuzione alimentare e di bevande per il canale HO.RE.CA, e fin dai primi passi mossi nelle Istituzioni, ha rappresentato un riferimento per la categoria e non solo, sostenendo istanze di carattere trasversale che vanno ben oltre le sollecitazioni dei distributori, ma che interessano la sopravvivenza ed il rilancio del tessuto imprenditoriale italiano.
Le misure di contenimento epidemiologico messe in atto da marzo 2020 hanno inferto un duro colpo a tutto il comparto della distribuzione HO.RE.CA in ragione, della chiusura prima e del conseguente rallentamento poi, delle attività dei pubblici esercizi e delle realtà economiche di destinazione del prodotto distribuito.
Ma il paradosso si colloca nel fatto che, malgrado le aziende distributrici non siano state oggetto di chiusura in senso ufficiale, nei fatti hanno subito gli effetti inevitabili della chiusura degli esercizi HORECA, tra il 2020 ed il 2021, e negli ultimi mesi con gli effetti della recrudescenza epidemiologica che ha visto il crollo dei consumi fuori casa in combinato disposto con quello dei flussi turistici nel nostro Paese. Malgrado le difficoltà, le imprese hanno assunto un ruolo di garanzia nei confronti del canale HO.RE.CA svolgendo una funzione di “ammortizzatore sociale e finanziario” che da un lato ha alleggerito le responsabilità del Governo nei confronti degli esercenti, dall’altro non è stato ristorato con aiuti specifici.
La recrudescenza epidemiologica registratasi dal dicembre 2021 ha letteralmente stravolto la programmazione di breve e medio periodo, alimentando una sorta di lockdown di fatto, nel quale turisti e clienti latitano, disertando gli esercizi HO.RE.CA, che di conseguenza non possono far fronte agli impegni contratti con i distributori in termini di prodotti ordinati e che, come è a tutti ormai noto, non possono continuare a sostenere perdite drammatiche di incassi.
Ad aggravare questo scenario, proprio quando si incominciava ad intravedere all’orizzonte un segnale di ripresa, è intervenuta anche la guerra in Ucraina, che sta gettando nel panico il nostro tessuto economico, in particolare quello alimentare, compromesso dall’impennata dei prezzi delle materie prime di importazione da quell’area e dalla ancora più grave indisponibilità delle stesse sul mercato.
La crescita esponenziale del prezzo delle materie prime registratasi nell’ultimo semestre strettamente connessa al caro energia e al maggiore costo degli imballaggi e dei trasporti sta subendo una tragica amplificazione negli ultimi giorni in ragione proprio della crisi militare nell’area Ucraina, dei blocchi al traffico di merci, della mancata partenza delle merci dai porti ucraini, delle compromissioni dei flussi finanziari, con l’evidente risultato dell’indisponibilità dei prodotti, in particolare grani e olio di semi, e la loro inutilizzabilità, qualora approdati nei porti italiani, poiché privi dei documenti doganali. Le nostre aziende al momento sono chiamate a gestire anche questa nuova incombenza. Per questo il ruolo della nostra Associazione, unito in partnership con Rete di Impresa Distributori Horeca Italia, diventa ancora più determinante e imprescindibile, come garante dei distributori HORECA e voce delle loro istanze in un momento tra i più bui della storia recente del nostro Paese.
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